Pagina:Deledda - La vigna sul mare, 1930.djvu/13


— 7 —

sposare il principe. Lo hai attirato tu, anzi, l’hai scelto, l’hai voluto. Per ambizione, per spirito di sacrifizio? Forse anche per questo, per risollevare il nostro nome, per darmi una bella vecchiaia. Lo riconosco, e ne provo pena e rimorso. Ma il tempo muterà le cose. Anche due sposi che si amano, cessato il periodo della passione, finiscono col diventare due semplici amici, due compagni. Anche tu finirai col voler bene a tuo marito. Lo merita. Allora le cose cambieranno.

La principessa aveva finito una rosa, alla quale non mancava che la rugiada, per essere eguale a quelle del giardino. La sollevò in alto, contro luce, sullo sfondo della parete, che pareva un cielo dipinto: le sorrise, con la punta dei piccoli denti da rosicante, con gli occhi verdi e tristi; poi diede un grido di gioia. E sembrava il grido dell’artista che ha compiuto un capolavoro, mentre era il cuore della donna disillusa, che, alle promesse confortanti della nonna, rispondeva con un sogno crudele:

— Egli è vecchio e morrà: allora il mondo sarà mio.