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Sandro, invece.... rassomiglia a Gianciotto Malatesta.
E rise; come se il ricordo del marito zoppo la divertisse sopra tutte le cose.
Chi non si divertiva era la nonna.
— Tu non devi parlare così di lui. Dopo tutto sei stata tu, a volerlo sposare: ed egli ti ha sposato per solo amore: ed è un bravo uomo che, sebbene ricco, lavora e vive per la famiglia. Che volevi, dunque?
— Nulla, — rispose la principessa, allungando le sillabe come per significare: «adesso basta; tutti i giorni la stessa canzone».
Allora la nonna cambiò tono: si fece ancora più triste, di una tristezza sincera e abbandonata; e si piegò, oramai stanca della sua inutile e forse inumana severità.
— Nulla, hai ragione. Non vuoi nulla perché non puoi avere più nulla. Ma tu non sai, bimba, quanta pena mi fai. La tua vita non è lieta, non è piena. Tu non ami il povero Sandro, mentre lui è innamorato di te per l’eternità; ed è geloso appunto perché sa benissimo che tu non lo ami; e ti tiene lontana dal mondo, in questa solitudine splendida, buona per due che si amano, ma non per voi.
Queste parole la nonna le disse solo a sé stessa: a voce alta proseguì:
— Scusa se continuo la predica. Tu, ripeto, devi riconoscere che nessuno ti ha forzato a