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Anche lei credette di riconoscerlo: ma fu un istinto. Era lei stessa che si rivedeva, adolescente, mentre trasvolava in bicicletta la riva, radendo l’acqua come un gabbiano. Un senso di gioia la travolse: le sembrò di rinascere, di essere ancora innocente, con l’anima senza carne e senza peccato: il suo amore le apparve di nuovo il primo e l’ultimo, quello voluto da Dio; e la speranza che appunto per miracolo di quest’amore ella poteva finalmente diventare madre e rivedersi davvero, un giorno, in un fanciullo come quello che l’aveva salutata, la sollevò fino al sole.

E nell’impeto di questa esaltazione quasi religiosa, per purificarsi meglio decise di scrivere al marito e rivelargli la verità.


Scrisse e andò subito alla posta per raccomandare la lettera. Alla posta, c’erano forse anche lettere dell’altro che le dovevano confermare l’arrivo di lui per la sera. Per evitare qualche antica conoscenza, ella passò nella strada campestre dove si affacciavano solo le aie ed i cortili dei contadini. Si sentiva l’odore di fumo delle loro case, il muggito dei bovi, il pianto dei bambini di pochi mesi che rassomigliava al beato grugnire dei maialini. Sui prati ai margini della strada, quadrati di frumento appena sgranato, ancora umido di linfa, stavano ad es-