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LA VIGNA SUL MARE

Appena arrivata, la donna, che, non più giovanissima, rivedeva dopo molti anni il suo paese d’origine, si affacciò alla loggia sul mare; ma invece di ricordare in quell’istante il suo passato di fanciulla, ripensò al periodo di vita trascorso dal momento in cui si era affacciata a quella stessa loggia per dare il saluto di addio al paesaggio della sua giovinezza.

E sembrandole che quel periodo grigio ed arido di vita si staccasse da lei, si tolse anche, istintivamente, per un impulso quasi fisico, l’anello matrimoniale, facendolo girare intorno al dito e nascondendolo poi nel pugno. Poiché il cerchio del mare e della pianura sabbiosa le ricordava l’anello favoloso che da bambina credeva si trovasse dove comincia e dove finisce l’arcobaleno, quando si riflette e s’incurva sul mare: l’anello che una volta trovato dà la felicità.