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la via del male 85

rispettoso e sorridente, rise e battè il bastone per terra.

— Ah, bravo, — disse, sedendosi al posto di zia Luisa, e battendo la mano aperta sul ginocchio di Pietro, — ti aspettavo! Stanotte veglieremo o canteremo a disputas. Se le donne vogliono andare alla messa, vadano pure; per me ci rinunzio con piacere. La messa di mezzanotte è per me stata sempre odiosa, perchè tutti ci vanno per divertirsi, per fare degli scandali. Tu non vorrai andarci, spero...

— Io no, — disse Pietro, lusingato. — Vi farò compagnia, giacchè lo volete, sebbene pensi che voi potreste passare questa notte coi vostri amici.

— Alla larga! — gridò il padrone, allargando le braccia. — Gli amici vengono, oggi per bere il vostro vino, e parlar male di voi domani. Il miglior amico è il servo fedele. Ed anche il cane, non dico: qua’ Malavi! Diavolo, sei brutto come un cane!

Malafede gli si era rifugiato fra le gambe e gli leccava le mani.

— Qui, da bere, donne, — disse poi zio Nicola.

Maria s’avvicinò, con la caraffa e il bicchiere.

— Tu non andrai alla messa? — domandò Pietro.

— Io? Io no, davvero! Me ne vado subito a letto, appena avrò cenato. Io non ho da incontrare nessuno, alla messa. E anche voi, babbo, fareste bene d’andare a letto...

Pietro non udì ciò che il padrone rispose. Maria non aveva dunque «chi incontrare alla messa». Ella dunque non aveva un amante, un fidanzato