Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
la via del male | 79 |
— Allora non so perchè non m’ha più cercata, mentre son certa che mi vuol bene.
— E tu? e tu? — domandò Maria, volgendosi con curiosità verso la cugina.
— Ma... anch’io... — mormorò Sabina, incoraggiata dalla benevolenza di Maria e dal silenzio e dal crepuscolo che le circondava. — Dopo quel giorno... ho sempre atteso. Quando lo sento nominare, vedi, il cuore mi batte forte. Se egli almeno si spiegasse!...
— E poi? — insistè Maria.
— E poi? Se egli mi vuol veramente bene, ci sposeremo...
Maria tacque. E per la prima volta la sua cugina, povera e semplice, che si contentava di così poco, di nulla quasi, ma che poteva diventar felice così facilmente, le destò un senso d’invidia non scevro però di compassione.
— Perchè taci? — domandò l’altra. — Dispiacerebbe a te e agli zii se avvenisse... ciò che io spero? Io sono povera. Che aspetto?
— Ma no, anzi! — esclamò Maria, pensierosa. Pietro è un bravo giovine. E poi è anche bello! E poi, se la zia gli lascia il suo avere...
— Che mi importa? Io voglio lui, non i beni della zia!
— Ebbene, se lo vuoi prenditelo! Ma parla piano, bella mia!
Dopo un breve silenzio Maria riprese:
— Ma sei proprio sicura che egli ti voglia bene?
— Sì, — rispose Sabina, quasi offesa.