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la via del male 71

'ottu piaes1, annunziava che le vendemmie erano terminate e che l’inverno s’avvicinava.

Maria e Sabina chiacchieravano e ridevano: la prima specialmente sembrava allegra e serena: dalla sua bella gola dorata il riso sgorgava come il canto dalla gola d’un uccello.

Anche Sabina scherzava e rideva: raccontava che il suo ex-padrone le aveva fatto la corte e per sedurla le aveva promesso un paio di scarpe.

— Molto splendido, davvero!

— Aspetta, ora ti racconterò. Io gli dissi: «Me le faccia dunque vedere queste scarpe». Ed egli mi fece vedere un paio di scarpe di sua moglie! diceva Sabina, sollevando ogni tanto la mano bianca di pasta per raccogliere sotto il fazzoletto i capelli che le coprivano la fronte.

Qualche volta, per il troppo ridere, le due cugine rallentavano il lavoro: allora zia Luisa apriva la piccola bocca sdegnosa e diceva severamente:

— Le fanciulle oneste non si vantano di certe cose, fossero pur vere.

— E che sono disonesta, io?

— Io non so niente: so che una fanciulla di buona famiglia, come sei tu, non apre la bocca senza prima averci pensato bene.

— Zia Luisa mia, la mia bocca si apre senza che io me ne accorga.

Oppure la severa principalessa minacciava le fanciulle col matterello.

  1. Uva passa comprate e fichi? Sapa comprate?