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la via del male 303


Ecco, finalmente era giunto, come il viandante che dopo aver attraversato una foresta piena di agguati e di pericoli, arriva stanco ad un luogo ospitale e sicuro. Via ogni paura, ogni ricordo spaventoso; il fuoco brilla nel focolare, il vino aromatico scintilla nel bicchiere capace: è tempo di riposarsi, di bere e inebbriarsi.

Solo, di tanto in tanto, la voce cadenzata e dolce del sacerdote e la voce profonda del vecchio apostolo risvegliavano Pietro dal suo sogno: memorie confuse gli passavano allora in mente, vaghi terrori attraversavano la sua felicità un po’ melanconica; ma bastava ch’egli sollevasse la testa, come scacciando sdegnosamente lontano da sè ogni timore, e guardasse il viso innamorato della sposa, perchè la gioia della realtà lo riavvolgesse tutto.

Maria pregava: anch’ella ricordava; rivedeva al suo fianco la triste figura dell’ucciso, ma non si turbava per questo. Non l’aveva pianto abbastanza? Anche per lei era tempo di risorgere e di godere. Vedeva Pietro senza voltarsi a guardarlo, lo sentiva vicino a lei, giovine, forte, ardente.

Dio aveva voluto la loro unione: sia lodato Iddio! Tutto accade per suo volere. Per riconoscenza verso questo Dio compiacente e buono, la sposa cercava di assistere alla cerimonia con animo tranquillo; via i ricordi, i pensieri molesti, le inquietudini! Resti solo l’amore, l’amore avido e ardente.