Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
la via del male | 299 |
la luna di miele presso i Noina e di occupare il posto del morto.
— Nel suo letto... — pensava rabbrividendo.
L’antivigilia delle nozze Maria lo guardò sorridendo e gli chiese:
— Ti sei preparato?
— A che?
— A confessarti!
Egli non rispose subito, e come un’ombra gli offuscò gli occhi.
— Sono molti anni che io non compio il precetto pasquale, — disse con tristezza. — Ho tanto sofferto che non credo più in Dio.
— Tu sai che non bisogna sposarsi in peccato mortale, — disse Maria con voce insinuante. — Peccati ne avrai commessi in questi anni! È necessario che tu ti confessi. Non dare quest’ultimo dispiacere a mia madre, Pietro...
Egli chinò, poi sollevò e scosse la testa.
— Ebbene, sia. Ma anche tu mi devi fare un piacere: non ho osato domandartelo prima. Per il tempo che abiteremo qui, nella casa di tuo padre, lascia che faccia portare nella camera dove dormiremo il letto che ho acquistato a Cagliari. Tu capirai... Io desidero...
A sua volta Maria si fece pensierosa e triste. Era la sposa che doveva fornire il letto nuziale, e Pietro quasi la offendeva proponendole un letto suo; ma d’altra parte egli aveva ragione. Ecco, la perspicacia di zio Nicola non aveva preveduto il caso, e Maria, stordita dalla passione e dall’in-