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XXII.

Il secondo matrimonio di Maria si ordiva nel massimo segreto. Nessuno ne sapeva nulla; neppure i più stretti parenti, neppure le sucide vicine abituate a veder Pietro andar tutti i giorni in casa dei suoi ex-padroni.

Da lungo tempo Maria aveva licenziata la serva, e neppure il bettoliere toscano era riuscito, fino agli ultimi giorni, a sapere le novità di casa Noina.

Grandi meraviglie, quindi, e molti pettegolezzi, quando, verso i primi di maggio, gli sfaccendati lessero le pubblicazioni attaccate alla porta del Municipio.

— È per questo! — osservò il bettoliere, che già ricominciava a scacciar le mosche col pennacchio di carta. — Un giorno ho sentito zia Luisa e zio Nicola litigare aspramente. Sentivo pronunziare il nome di zio Pietro Benu, e zia Luisa diceva al marito: «È naturale che ti sia simpatico. Corvo con corvo non si cavan gli occhi!» Voleva