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la via del male 277


— Mia moglie ha partorito: una bambina. No, non credevo che mia moglie mi facesse questo torto! — esclamò l’Alitine, un po’ serio, un po’ scherzoso.

— Bisogna vedere se il torto è suo. — rispose Pietro maliziosamente.

— Sarai il padrino, come hai promesso?

— E la madrina chi è?

— Sceglila tu stesso...

— Ah, quella che io sceglierei non accetterebbe!

— Prova: ad ogni modo, pregala tu, Pietro; forse a te non darà un rifiuto. Se ella vorrà, faremo il battesimo di sera. Sarà una buona occasione perchè la gente cominci a dire: «quei due si sposano!»

— Non amo che la gente dica queste cose: ci sono tanti invidiosi! — disse Pietro a bassa voce. Vuoi un bicchiere di vino?

— Beviamo pure! Ma perchè fai costruire questo muro?

— Voglio fare una tettoja.

Entrarono in una stanzetta sporca e disordinata, e Pietro riuscì a mala pena a trovare due bicchieri e una bottiglia.

— Ecco, — disse, curvandosi e sturando una damigiana, — ora la casa è tutta in disordine; anche la servetta è andata via; i parenti non hanno voluto lasciarla con un uomo solo... Sebbene...

— Non vantarti tanto: non sei uno stinco di santo, poi! Bene, versa pure dalla damigiana, diavolo, non far complimenti.