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la via del male 209

Maria non battè palpebra, non smise di sorridere.

— Ella non mi vede neppure: perchè son venuto? — si domandò Pietro.

— Eh, sei ancora bianco come una donnicciuola, — gli disse zio Nicola, rimettendogli il piatto davanti. — Il carcere ti ha fatto diventar bello! Ma perchè diavolo non vuoi mangiare?

— Ho già mangiato. Ah, son diventato bello, dunque? Meglio: così le donne mi verranno dietro ancor più di prima...

— Ah, donnajuolo! — gridò zio Nicola: — ora mi alzo e ti bastono.

Maria volse rapidamente gli occhi in giro, guardò per un attimo il viso ridente di Pietro, poi abbassò le palpebre e si curvò sul suo piatto.

— Egli non pensa più a me: è venuto per farmelo capire. Va bene, — pensò; ma non seppe perchè aggrottò le sopracciglia.

La mano ardente di Francesco si posò sulla sua; ella sollevò la testa e rise, egli le cinse la vita col braccio...

Pietro ora non poteva staccare gli occhi da loro: ah, ecco, la visione intraveduta e respinta nei momenti più acerbi della sua disperazione, era diventata realtà; quello che un giorno gli pareva impossibile persino in sogno, ora accadeva davanti ai suoi occhi.

Dunque era vero? Tutto era finito per lui; tutto, tutto era passato... Ed egli non reagiva? A momenti sentiva ancora entro le orecchie quel rombo