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110 | la via del male |
Ma egli non mantenne le sue promesse, e tanto meno pensò ad andarsene. Per qualche settimana non osò veramente sollevare gli occhi davanti a Maria e non le rivolgeva la parola se non interrogato. Lavorava nella vigna, e spesso non ritornava in paese neppure alla sera.
Una domenica, però, agli ultimi di carnevale, egli si trovò solo con Maria nel cortile caldo e allegro di sole.
Entrambi si disponevano ad uscire, Maria vestita a festa per andare alla predica, egli bellissimo in un costume nuovo fiammante.
— Dove vai? — ella domandò, allacciandosi il corsetto che di solito le donne nuoresi, quando stanno a casa, tengono slacciato.
— Io vado a veder le maschere.
— Faresti meglio ad ascoltar la predica.
Pietro la guardò; i suoi occhi ardevano e la fissarono a lungo, insistenti e avidi. Ella ne arrossì.
— Se tu vuoi, vengo... Non mi importa niente del carnevale, Maria. Dove non sei tu io non vivo...
— Comincia a finirla, Pietro...
Egli la guardava sempre con occhi fascinatori.
Maria s’allontanò rapidamente da lui e uscì, e Pietro ebbe l’impressione ch’ella fuggisse.
Altri giorni passarono; la primavera, la grande complice degli amanti, sopraggiungeva tiepida, ec-