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98 la via del male

alla causa da lei perorata; neppure si scosse per il prolungato silenzio di Pietro.

Egli non sapeva che dire; pareva colto da stupore e fissava gli occhi quasi smarriti sulla fiamma che cominciava a lambire il tronco, il cui musco s’era già tutto incendiato come una minuscola brughiera.

Che dire? Sabina gli voleva bene? Chi se ne ricordava più? Quell’amore era stato per lui simile alla fiamma fugace del musco secco, mentre l’ardore che ora lo bruciava era come il fuoco che si sarebbe spento solo dopo aver incenerito il tronco.

Finalmente Maria sollevò la testa, ma senza troppa curiosità. Prese il rotolo del refe, fece scorrere il filo attraverso le dita, lo ruppe coi denti, e mentre infilava l’ago sollevandolo verso la fiammella del lume, domandò:

— Non dici nulla, Pietro? Parla.

Pietro aveva anch’egli sollevato gli occhi e la investiva da capo a piedi con uno sguardo disperato. Quella sera Maria era più bella del solito, o almeno tale appariva al servo. La tela ch’ella cuciva le copriva il grembo e cadeva fino al pavimento; la camicia di lei, bianchissima, aveva riverberi di neve; fra tutto questo candore il collo di lei pareva più roseo, e il viso più affascinante: e la fiamma del lume e il chiarore del fuoco la circondavano d’una luce suggestiva.

Gli angoli della cucina si perdevano nell’ombra: fuori era notte e silenzio, e in quello sfondo di