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Adesso il mare era calmo, con un anello di smeraldo in lontananza e la scìa del sole entro la quale come in una strada sott’acqua si vedevano i giovani cefali giocare allegramente. Le vele delle paranze, ancora al largo, battute dal riflesso verde e azzurro del mare e del cielo parevano di seta viola, messe lì, come fiori in un giardino, solo per accrescere la bellezza del quadro.
E anche l’uomo, con accanto la bambina che smoveva la sabbia come lui i suoi pensieri, si sentì calmo, pronto ad attingere forza da quella sosta, per il resto del cammino.
In maggio l’inquilino del primo piano avvertì che sarebbe arrivato fra giorni.
Furono quindi spalancate le finestre, sbattute le materasse e lavati i pavimenti. Il maestro si offrì, poichè ce n’era bisogno, di cambiare lui la carta del salottino, come aveva fatto per la sua camera.
Marga protestò, al solito, poi finì con l’acconsentire: egli allora andò dal tappezziere del paese onde acquistare il necessario; e poichè