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— Marga, — disse allora, bonario ma fermo; — tu non mi darai più di questi incarichi: piuttosto vado a fare la spesa io. E adesso non alzare la voce con Ornella, per colpa mia, te ne prego.

Marga non alzò la voce: pregò solamente il marito d’imporre alla ragazza di non rimettere più piede nella rivendita dell’insolente: e Antonio lo fece con esagerata serietà che parve impressionare insolitamente Ornella.

Il giorno stesso, però, il maestro la vide per caso rientrare a far la spesa nella rivendita proibita: più tardi poi, mentre lui e Ola stavano dietro la siepe del giardino, la si sentì che tornava a casa con un’altra ragazza; e non pareva più lei, tanto parlava e rideva sconciamente, gonfia di un’allegria di bestia a primavera.

— Fa sempre così, quando non c’è la mamma o il babbo, — disse la bambina, accorgendosi della sorpresa ostile del nonno.

Allora fra loro due cominciò una congiura: senza essere interrogata Ola gli riferiva tutte le cattive azioni che poteva sorprendere di Ornella, e le esagerava e coloriva in nero, sempre con la preghiera al nonno di non dir nulla a nessuno.

Egli però si accorgeva che quando era sola con la ragazza e credeva di non essere osservata da nessuno ella le dimostrava uno strano attaccamento: un giorno le vide che giocavano