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quando era sola in cucina impastava qualche piccola focaccia, o metteva a cuocere una patata tra la cenere calda; quel che avveniva avveniva, poi.

Ancora tutto impregnato d’odore di tabacco forte, il nonno entrò solo nella camera della donna, e alle domande di lei se si era annoiato, se la bambina lo aveva fatto inquietare, rispose con enfasi:

— Questo è uno dei più bei giorni della mia vita!

— Se il primo giorno è stato buono, gli altri saranno migliori, — ella disse cordialmente. — Si metta un po’ a sedere lì, se non le dà noia.

Adesso sto bene: domani non avrò più nulla e baderò io a tutto. Ornella è brava e attenta, ma non è mai come la padrona di casa.

Il maestro sedette accanto al grande letto che con la sua coperta verde, sotto la luce che moriva nella piccola finestra otturata dal fogliame del giardino, dava l’idea di un prato al crepuscolo.

Molte domande egli desiderava rivolgere alla nuora, ed era contento adesso che ella gli venisse incontro spontaneamente; ma la voce di lei, bassa e intensa, e che pure aveva come una sonorità cavernosa, gli destò subito un senso di mistero.

Anche la figura di lei gli appariva strana,