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maschile, le imponeva di spogliarsi e mettersi supina sul letto; poi si affacciò sull’alto della scaletta e comandò:

— Dell’acqua calda, oh, presto.

Il maestro pensò di mettere la pentola sul fornello; ma Gesuino fu più pronto: rattizzò il fuoco e attaccò al gancio della catena che vi pendeva sopra il paiuolino di rame colmo d’acqua.

— Si ha da fare una bella polenta, — disse, tutto felice e orgoglioso di questa sua uscita spiritosa.

Anche il maestro sorrise e si rinfrancò: e per aver una scusa di andare su a vedere, pensò di portare alla levatrice una tazza di caffè bollente con molto zucchero.

Il bambino nacque al sorger del sole: il sole anzi mandava già i suoi raggi attraverso il finestrino, il cui vetro brillava come una sfera.

— È un maschio, — annunziò la levatrice, e poichè per la sua grossezza quasi s’era soffocato nel nascere, e non vagiva, con l’ombelico aperto e il corpo livido insanguinato che pareva quello di un bambino ucciso, ella lo prese per i piedi, con la testa in giù, e gli diede una scu-