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Un giorno tornò a casa tutto zuppo di pioggia: il vento gli aveva portato via il cappello ed egli provava l’impressione di essere diventato calvo. Ornella fu premurosa con lui; lo costrinse a cambiarsi il vestito, gli levò le scarpe e gli fece bere una tazza di latte caldo: e a sua volta si bagnò di pioggia con l’andar fuori a prendere legna per rattizzare il fuoco.
Egli sedette accanto al camino e gli sembrò di essere tornato ragazzo, quando la madre si curava di lui e nelle brutte giornate lo costringeva a star dentro casa. Uno stordimento piacevole, come di ubriachezza, gli travolgeva i pensieri. Dopo tutto è buono avere una donna in casa, che si occupa della parte materiale della vita, e vi lascia vivere dentro a modo vostro. E questa Ornella....
— Ornella, — la chiamò, volgendosi a vedere che cosa faceva. Faceva le solite cose; metteva ad asciugare le vesti di lui e poi dritta davanti alla tavola, sotto la luce torbida della finestra flagellata dalla pioggia, sbucciava le patate per la minestra: e lo faceva con cura, in modo che