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di credersi lui stesso una parte di Dio, si sentì davvero infinitamente diverso del contadino.

Ad ogni modo domandò tempo per riflettere.

Ai primi di settembre tornò Marga. La sua salute era molto migliorata: la febbre, divenuta intermittente, l’assaliva solo nel pomeriggio e svaniva col cadere del sole, sempre più tenue e breve. E poichè il maestro non si lasciava più vedere, neppure per ritirare il mensile stabilito con Antonio, un giorno lei e la bambina andarono a cercarlo nel suo rifugio. Oramai tutti sapevano ch’egli viveva laggiù con Ornella che si diceva incinta per opera di lui. La gente mormorava e rideva ma senza meraviglia nè sdegno: sono cose che succedono nel mondo. E anche lui non si sdegnava più: il dolore antico gli era tornato indivisibile compagno, confortato però da una misteriosa speranza di giorni migliori. Qualche cosa doveva succedere, sia pure la morte, e mettere fine alla vicenda triste che lo travolgeva. Ed egli aspettava, come la foglia sull’albero, che deve pure un giorno sottrarsi al vento e al sole e ricadere nel seno della terra.

Intanto viveva appunto in mezzo agli alberi e