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di incontrarla quando ella usciva per la spesa, ma anche perchè era tormentato da scrupoli e tentava di spegnere il suo ardore demoniaco con le preghiere e le pratiche religiose.

Una sera che stava solo in casa, il maestro sentì Proto che con voce untuosa domandava il permesso di entrare.

— Avanti, — disse: e subito sentì che c’era qualche cosa di nuovo. Ripiegò con cura il giornale che leggeva, si tolse i piccoli occhiali da presbite, li rimise con cura nel loro astuccio nero.

— Come, — domandò Proto con voce falsa; — la sua donna non è ancora rientrata?

— Pare di no. È andata a comprare il latte in paese.

— E lei le permette di star fuori così tardi?

— Che posso farci? È così.

Proto si fece serio, quasi triste.

— È così, — sospirò. — Le donne sono tutte eguali. Gesuino giura che non ce n’è una onesta. Veramente mia moglie lo era, questo lo posso garantire io: in gioventù anche lei amava molto il divertimento; io però sono del parere che il buon marito fa la buona moglie: sopratutto con l’aiuto del bastone. Una volta un mio amico....

Il maestro non pareva disposto a sentire i fatti dimostrativi coi quali Proto puntellava sem-