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zava a credere che Ola fosse cresciuta; non era più una bambina; era cresciuta, s’era staccata da lui come giorno per giorno anche i figli si staccano dai genitori.
Nella piazza del mercato le donne lo guardarono come la prima mattina dopo il suo arrivo: così solo, senza Ola, pareva anche a loro un altro uomo. Una di esse, dalla quale a volte comprava qualche frutto per la bambina, gli domandò di lei.
— È fuori con la mamma.
— Già, anche Ornella è due giorni che non la si vede. Dov’è andata quell’accidente?
Egli non rispose, intento a scegliere un po’ di frutta. La donna vendeva anche i piccoli formaggi come quello portato da Gesuino, ed egli ne fece provvista: poi andò dal fornaio.
Il fornaio era amico di Antonio.
— E dunque torna oggi, il nostro ragazzone, — disse al maestro, mentre pesava il pane che odorava ancora di forno. — Mi ha mandato una cartolina, con su una bella donna, — aggiunse ammiccando.
Il maestro prese il pane avvolto nella carta velina e lo sentì caldo come vivo.
Ah, dunque Antonio non era tornato ancora; questo spiegava la quiete di quei due giorni. Ed egli ebbe scrupolo di aver lasciato la casa sola, in balìa di Ornella: ma oramai era fatta. Rien-