Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 140 — |
L’invito, improvviso, non lo sgomentò: fra le altre cose la vecchia gli aveva venduto un intero prosciutto di montagna, farina, conserve e formaggio: per non sfigurare occorrevano la buona volontà e la competenza, e se questa faceva difetto la prima sovrabbondava.
Egli mise dunque l’acqua a bollire e intanto tirò giù il prosciutto che, al riparo dei topi, pendeva come una lampada attaccato a una corda in mezzo alla stanza: lo depose sulla tavola, lo guardò, lo girò e rigirò in cerca del punto buono da attaccare. Gli parve buono il fianco destro, ma subito si accorse ch’era troppo magro, e a lui occorreva il grasso per varie ragioni: quindi tentò la parte opposta e infatti dopo la prima scorza ruvida di sale apparvero il bianco e il rosso del lardo e della carne.
Il coltello però è pigro, non vuol tagliare sottile; ed egli lo affila con un altro coltello piccolo: le due lame lampeggiano e stridono in duello selvaggio, ma con slanci di gioia. Ed ecco il coltello grande, ardente della sua vittoria, s’introduce di nuovo, con silenziosa fero-