Pagina:Deledda - La fuga in Egitto, 1926.djvu/131


— 125 —

nascondendosi il viso col sudario nero dei suoi capelli.

— Il tuo pianto mi piace, — egli disse, alzandosi senza riaprire gli occhi. — È come la prima pioggia dopo una lunga siccità. E tu ti alzerai e insegnerai a tua figlia quello che io speravo d’insegnarle: che per essere veramente felici bisogna vivere puri e seguire le leggi di Cristo. Tu lo farai; se non oggi, domani lo farai.

Il giorno dopo Marga e Ola, accompagnate da Antonio, partirono per un paese sull’Appennino, dove certi loro parenti possedevano una casa in mezzo a un bosco di castagni. Il maestro andò con loro fino alla stazione, e lungo il viale tenne in braccio Ola, che al pensiero del viaggio e delle nuove cose da vedere non soffriva molto per la loro separazione.

— Ti scriverò, — diceva seria, per consolarlo. — Poi ti porterò tante castagne grosse così, come il mio pugno. E coi ricci anche. Senti come pungono.

Lo pizzicò sul viso: e un’ultima volta risero assieme.