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E d’un tratto sollevò il viso rosso di pianto e guardò con coraggio la zia: la zia non la guardava, pallida, senza riuscire a nascondere un senso di ribrezzo: allora ella si alzò, un po’ stordita ma con sollievo, come dopo uno svenimento.
— Tu mi hai inteso, zia: egli veniva per cercare di te, quel giorno: e bisogna che finalmente ti trovi.
La donna si mise di nuovo a ridere, un riso adesso che la illuminò tutta, e fece scintillare come rimessi a nuovo i suoi denti ancora intatti e gli occhi divenuti bellissimi: tanto che l’altra la guardò con sorpresa, e per riflesso si rischiarò anche lei.
Ma fu un baleno: l’ombra, più fitta di prima, tornò a riavvolgerle. La donna giovine era però come invasa da un senso di crudeltà, contro sè stessa:
— Tu ridi, zia, e non sai che s’egli ti vedesse così, come ti ho veduto io adesso, forse ti preferirebbe a me.
Allora l’altra si alzò e disse con tristezza e ironia:
— Non andiamo sul tragico, e non bur-