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secca e i pomi color terra, lo stesso lettuccio sul quale, tra due guanciali che facevano culla, stava la bambina coperta da un velo verde.

Ella si avvicinò in punta di piedi e la guardò dall’alto, paurosa di disturbarla col solo suo alito; la guardò come una cosa strana, mai prima veduta: e vide che era fasciata strettamente fino al collo come un essere pericoloso al quale si impedisce di lottare: e sotto il velo, il visetto rotondo, color pesca, le avrebbe dato l’idea di un frutto nel velame delle foglie verdi, senza la bocca che si storceva in continue smorfie di disgusto e gli occhi appannati di latte, aperti e fissi.

Piano piano, quasi vi fosse spinta da qualcuno contro sua volontà, si piegò, non tanto per vederla quanto per intenderla meglio; senza quella commozione che avrebbe dovuto sentire e sulla quale gli altri contavano, ma anche senza ostilità, anzi con una specie di cordiale benevolenza, come se la bambina potesse capire e divenirle amica.