Pagina:Deledda - La danza della collana, 1924.djvu/136


— 126 —

sibile e sentì il cuore dolerle e una voglia triste di piangere, per il ricordo della lettera e per l’impressione che quella fosse la città introvabile quel giorno da lei invano cercata.

Giorni dopo la serva venne a dirle che un signore, giù, chiedeva dì essere ricevuto.

Ella sapeva già chi era, e si alzò di scatto come l’avesse fino a quel momento atteso.

— Lo farete salire ed entrare in salotto, — disse, dopo aver appena guardato la carta da visita che la donna le aveva consegnato; poi andò nella sua camera e si mise la collana, facendone scivolare e nascondere entro il vestito la parte migliore: e non sapeva se faceva tutto questo per parere più bella o più ricca.

Ma l’uomo non badò al gioiello. Stava in piedi presso la tavola, come l’altro pre-