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diverte come una bambina che è, non sdegnando di essere tacitamente per la sua bellezza e la sua eleganza la regina della festa.
«E per una volta tanto c’è davvero da divertirsi, ma non più di una volta: come d’altronde in tutte le feste della vita. Qui, poi, è da ammirarsi lo sforzo col quale, uomini e donne e specialmente queste ultime, tengono a mostrarsi informati della moda ultima del vestire, e del danzare: la qual moda anzi viene esagerata, e se le signore di Parigi usano la cintura sulle reni qui se la fanno calare fin sotto il ventre, e il passo delle ultime danze ricorda invero quello di Salomè: si direbbe che non la musica dell’orchestrina lievemente sborniata dia la corda al roteare di queste coppie ingenue sotto la loro apparente perversità, ma la grande musica del mondo lontano portata dalla fantasia come il rumore del mare dalla conchiglia. In fondo siamo tutti eguali, poichè non c’è verità più vera di quella che tutto il mondo è paese: e paesani lo siamo tutti, tutti intenti alle