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mattoni, di nuovo con l’istinto del vagabondo che l’aveva buttato sulla panchina del giardino del lago.

La donna intanto, uscita sulla terrazza, trovò l’altra che l’aspettava con un’ansia fredda e muta: solo gli occhi parlavano, e volarono incontro a quelli della zia, con l’angoscia supplicante di uno che sta per essere ucciso.

Quando sentì come si era svolto il colloquio e la promessa dell’uomo di ritornare, si accasciò sul davanzale, col viso fra le mani.

— Non tornerà, — disse.

La donna non replicò: dritta anche lei accanto alla balaustrata posava sul marmo la mano che l’uomo aveva baciato, e guardava quella mano con un senso di derisione; e il suo silenzio aumentava la pena comune.

D’un tratto però la giovine si sollevò,