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E la neve continuava a cadere, meno fitta ma incessante, e lieve come il fiore del biancospino che si sfoglia; e tale era il silenzio che fino alla cucina arrivava il ruminare del cavallo e il pigolìo supplichevole delle galline.

Ma ecco, dopo mezzogiorno, a rianimare il luogo, tornò comare Maria Giuseppa. Sedette anche lei nell’angolo della porta, come il vecchio Giordano, col quale aveva qualche sfumatura di rassomiglianza, — erano per lo meno della stessa razza, - dichiarando che aveva un caldo da crepare. Buttò giù il mantello, e apparve in un costume di panno scuro orlato di giallo e di verde che le stringeva la persona potente: la gonna era corta, tanto che si vedevano, sopra gli scarponcini allacciati con stringhe di pelle, le calze di cotone, bianche, con le cifre rosse: gambe salde, un po’ divaricate dall’uso del cavalcare. Dopo aver guardato bene Concezione, scuotendo la testa nel vederla così deperita, cominciò a raccontare dell’udienza in Tribunale; ma pareva facesse, più che alle sue ospiti, un resoconto a se stessa, con alti e bassi di voce risonanti. E imitava la voce del presidente e quella del cancelliere, in modo che Concezione si divertiva, come aveva sperato.

Si trattava di una delle solite cause, per la