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— Non per me, ma per il cavallo mi sono permessa di fermarmi da voi; altrimenti mi toccava di portare la povera bestia fin davanti al palazzo del Tribunale. Ho un’udienza che durerà chissà fino a quando; poiché i giudici, peste sia a loro, fanno il comodo loro.

Pur piegata a trarre la roba dalla bisaccia, fece molti gesti di scongiuro contro i giudici, mentre l’altra, già intenerita per i regali che l’ospite generosa portava, le faceva tanti complimenti.

— Sempre voi, comare Maria Giuseppa; sempre intrepida e coraggiosa e giovane. Ma perché sempre queste vostre liti, che non vi lasceranno in pace neppure il giorno del Giudizio universale?

— Quello meno che mai: sarà però il giorno della vera giustizia, quando io prenderò di mano a Lucifero, il tridente col quale inforca i dannati, e lo adoprerò contro i miei nemici, nudi e crudi, maledetti loro e tutte le loro generazioni.

— Che causa è quella che oggi dovete discutere? Non si poteva rimandare, con questo tempo? Non c’è l’avvocato?

Senza smettere di trarre cestini e involti dalla bisaccia, la donna sollevò il viso inferocito.