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di sangue di bestia: quindi sono diventato un po’ forte pure io: forse un po’ bestia anch’io, ma forte e coraggioso, anzi selvatico. E non accetto l’elemosina di nessuno. Da domani ricomincio a lavorare: spaccherò le pietre, soffrirò la fame, dormirò per terra. Ma l’esser povero non vuol dire essere miserabile. Accattone non sarò mai. Mai. Mai.
Le sue parole cadevano lente, miti, ma ferme, inesorabili: e Concezione, in fondo, ne era contenta e orgogliosa: sentiva che il ragazzo d’ieri s’era fatto uomo, come un soldatino che è stato alla guerra, e adesso aveva preso davvero qualche cosa della razza di lei: tenace nell’odio e nel male, ma anche nell’amore e nel bene.
— E allora salutiamoci: e che Dio ci accompagni.
Si alzò; non gli tese neppure la mano: ed egli non si mosse.
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La luna si era alzata sul cielo chiarissimo: sarebbe parsa una notte di estate, senza i rami già spennacchiati degli alberi e il suono del torrente sul fianco del monte.
Davanti al cancelletto aperto, Concezio-