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discutere in Pretura o in Tribunale; qualche intruglio più torbido e complicato degli altri.
— Sì, — disse con arroganza, sollevando la gamba con lo sprone come fa il gallo irritato, — me l’avete combinata bella. Quel disgraziato, quell’idiota, quell’animale di mio nipote Costante, è stato arrestato sotto l’accusa di aver ammazzato e nascosto il forestiero.
Concezione ribatté, pronta e sdegnosa:
— Che ci abbiamo da vedere noi?
— Maledetta sia l’anima mia; e che ci hai da vedere tu, se il forestiero bazzicava da queste parti per i tuoi occhi? Se sei stata tu a lusingarlo e attirarlo. — In sua coscienza Concezione sapeva che era così, ma non poteva confessarlo. Si fece livida e disse:
— Misurate una buona volta le vostre parole. Non potete che far del male a vostro nipote, se pure si può fargli più male di quello che Dio gli ha fatto. E riguardo alle mie azioni, sono venuta io a raccontarvele? Vi ho forse mai dato confidenza, e neppure dato ascolto?
— È questo, appunto, maledetta sia l’anima mia. Se tu procedevi da donna saggia, (senti chi parla, dice fra sé Concezione); se davi ascolto ai miei consigli, le cose non sareb-