Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 202 — |
lo. Mangerò pane bagnato, pregherò, aspetterò la morte. Ma io non arriverò, ad esser vecchia — aggiunse, come parlando a se stessa, — morrò ancora giovane, e forse fra non molti anni.
— Bumh! Adesso vuoi farmi piangere. E i soldi, a chi li lascerai?
— Questo è un affare che mi riguarda: e poi, soldi io non ne ho: è tuo nonno che ha messo in giro questa fanfaluca.
— Meglio, — disse Pietro con gli occhi accesi. — Così, se io ti dico che sono cotto di te, ma cotto bene, sai, come una pera al forno, così mi crederai. C’è anche mio fratello Paolo, che ti chiama in sogno: ma io ho parlato chiaro: fratello, ti voglio bene come agli stessi miei occhi, ma in queste faccende bisogna intendersi: il primogenito sono io; e se non la senti con le buone la sentirai con i pugni. Infatti egli ha cominciato a ringhiare: allora gli ho dato davvero una scarica di pugni, per fargli capire una volta per sempre che non siamo i fratelli siamesi, da andare assieme a letto con una donna. Egli mi tiene il muso, ma io me ne infischio; ed ecco perché sono venuto qui solo.
— Mi dispiace, Pietro, che per causa mia ci siano questioni fra voi; ma, te lo ripeto, voi fate come quei pastori che litigarono per via