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portano la stoffa, io prendo le misure e confeziono la roba.
Il brigadiere, scapolo, senza famiglia, fu dentro di sé colpito gradevolmente dalla notizia, tanto più che gli occhi di Concezione, seri e limpidi nonostante la sua fierezza, anzi, appunto per la sua fierezza, lo fissavano quasi sfidandolo: e nel parlare le si vedevano tutti i denti bianchi e puliti come quelli di una fanciulla di quindici anni.
— Ah, lei cuce? A mano o a macchina?
— A mano, a mano: la roba viene più precisa e non si strappa mai.
— Allora, questo giovinotto, questo Aroldi, è venuto per questo?
— Appunto, — confermò Concezione, mentre la madre ammirava tremebonda la perspicacia del funzionario; — è venuto, sarà un anno, quando si cominciavano i lavori della strada. Voleva anche alloggio, da noi, ma noi non abbiamo posto e siamo donne sole. È tornato parecchie volte, fino a qualche mese fa: dopo, non abbiamo saputo più nulla di lui.
Il brigadiere però ne sapeva di più.
— Qualcuno afferma che l’Aroldi e lei, signorina, fossero fidanzati.
— Non nego, — dice recisamente Concezione, lusingata da quel serio «signorina» — non nego che il signor Aroldi mi facesse