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lunghi anni ci era abituata, le parve di sentire il borbottare di una fontanella montana. Sì, la madre era tranquilla: la sua coscienza pura come l’acqua di sorgente. E anche lei si sentiva in pace con se stessa e con gli altri, almeno per gli avvenimenti di quei giorni; e se il dolore e la morte erano di nuovo vicini a lei, li offriva in espiazione dei suoi errori passati.

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Trascorsero tre giorni: il caldo era grande, ma fermo, quasi piacevole, come un bagno a vapore: si suda, ma non si ha paura di sudare: dopo, la pelle rimane fresca e purificata dal benefico lavacro. Specialmente alla sera, dopo che Giustina aveva inaffiato il piccolo spiazzo e la fila dei pomidoro che odoravano come piante tropicali, una pace veramente religiosa, da antico eremitaggio, regnava intorno alla chiesetta. La luna calante ricordava quella ai piedi della Madonnina, e le costellazioni l’accompagnavano nel suo viaggio come principesse al seguito di una regina.

Le due donne sedevano sulla panchina, e la vecchia, con le mani sotto il grembiule,