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alti muri. Si diceva che un uomo ricco, ammogliato e con figli, fosse il suo amante. Un giorno la donna morì: gli eredi abbatterono la scaletta della casa, per certi restauri, e sotto vi trovarono le ossicina di neonati, probabilmente soffocati dalla madre.

— E pareva una santa, e parlava evangelicamente, come un predicatore dall’altare. Maria Vergine, abbi pietà di noi; prega per noi tutti peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. E prega, sì, anche per quello sventurato che dorme sotto le pietre.

Cominciò a recitare molte avemarie, in modo che le venne sonno; allora pensò di contentare la madre e andare a letto anche lei: la Madonnina avrebbe sorvegliato Aroldo. Ma quando sentì la madre russare, si levò le scarpe, camminò come una sonnambula, aprì la cassa e ne tirò fuori la coperta che le aveva regalato quella pazza da legare di comare Maria Giuseppa. Dalla cassa usciva l’odore dello spigo e della torta di miele; Concezione fu per prendere anche questa, ma aveva le mani impicciate con le scarpe e la coperta, e lasciò ricadere il coperchio. Le pareva di sognare: un sogno lucido e preciso, di quelli che si delineano più vivi della realtà.

Uscì, ma non dalla cucina, della quale anzi