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Quasi inginocchiandosi disse:

— Figlio, figlietto caro, non mi riconosci? Sono la madre di Concezione.

Egli sbadigliò; lasciando poi la bocca aperta quasi non potesse più richiuderla: pareva dicesse: — E a me che importa, di voi e di questa Concezione? Non vi conosco. Lasciatemi in pace: stavo così bene.

— Stavo così bene, — brontolò alle insistenze di lei, con la voce vaga degli ubbriachi. — Non mi rompete le scatole: andate via, vecchia ruffiana.

— Figlietto mio, — ella insisté con angoscia, — vieni giù, mettiti almeno qui sotto, all’ombra. Possono vederti, possono rubarti il portafoglio: c’è tanti vagabondi in giro, venuti per la festa.

Istintivamente egli si toccò la giacca, per assicurarsi che il portafoglio c’era, e l’idea che potessero rapinarlo parve convincerlo a scendere dal macigno, scivolando giù malamente e logorandosi i pantaloni: senza l’attenzione di Giustina sarebbe caduto facendosi del male; ella lo aiutò con pazienza e forza, tirò giù la chitarra, e non fu tranquilla se non quando lo vide sdraiato sull’erba sotto le rocce, invisibile dalla parte dell’orto e del sentiero. Gli mise accanto lo strumento, e de-