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Salomone, — disse comare Giustina, affascinata ma anche un tantino adulatrice, — piena di tesori e di ogni ben di Dio, che Egli ve li conservi lungamente.

Il vecchio aveva voglia di grugnire; pensava alla sua casa, bassa, che sorgeva nel quartiere più popolare della cittadina, ed era quasi buia. Oh, Concezione avrebbe preferito certo quella dell’ospite: tuttavia ascoltava anche lui un po’ incantato, confortandosi solo al pensiero che la donna esagerava il colore dei quadri che esponeva.

— D’inverno, invece, si sta in cucina: non nella cucina dove c’è il forno e si fa il pane, ma in quella del camino, che è grande e sto per dire bella quanto la sala comunale. Intonacata, sì, e con le tavole e le panche lucenti: i camini, poi, sono due, perché anche le spalle della gente, quando fa freddo, hanno da essere scaldate. Quando nevica, e gli uomini non possono andare al lavoro, ecco, tutti vengono da noi: giocano alle carte, e mio marito ogni tanto si alza, quieto quieto, e va a prendere un boccale di vino. Ah, per questo, è generoso: ha bisogno di veder la gente felice intorno a lui; e se un povero vergognoso lo guarda come il cane quando ha fame, egli finge di stendergli la mano per soccorrerlo di nascosto.

— Insomma, lo faremo santo — scattò il