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— Prete Serafino mi ha incaricato di farvi sapere che oggi non può venire perché occupato nelle cerimonie della Cattedrale. L’ho appunto incontrato in piazza, e saputo che venivo a passeggiare da queste parti mi ha pregato di entrare da voi. Così ho visitato anche il vostro grazioso Sepolcro: la parola grazioso non sarebbe giusta a proposito; ma immaginando che lo abbia combinato la nostra amabile Concezione non ne trovo una più adatta. Brava, brava: hai gusto, fanciulla. E, dunque, come va la salute? È un pezzo che non ci si vede.

— È vero; non si è fatta più vedere, da queste parti, signor dottore: ma avrà avuto molto da fare; con l’inverno vengono tanti malanni.

Se non fosse stata la buona Giustina, a parlare così, l’uomo avrebbe sorriso male; poiché era un vecchio flebotomo, che aveva, sì, esercitato abusivamente medicina, ma dopo l’apertura dell’Ospedale, e le nuove teorie sul salasso, perduto ogni prestigio; e, adesso, mezzo alcoolizzato e senza più un cliente, viveva in completa miseria.

Ricordando le parole di Serafino: «ti manderò qualche povero bisognoso che si vergogna di esserlo», Concezione capì subito di che si trattava.