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Bastò questo perchè l’uomo, indeciso e angosciato, si sollevasse crudele.

— È proprio così, sapristi!

Il bambino intanto piangeva, rifiutando di succhiare un pezzettino di zucchero avvolto in uno straccetto ch’ella inumidiva con la sua saliva. Era adagiato sul letto della madre, e la vecchia aveva l’impressione che la povera morta fosse ancora lì, lunga, col viso triste, del colore del mare sotto la luna.

— Figlia, — le diceva, — perchè non parli al cuore di tuo marito? Ed anche a quello del prete scervellato? Parla, tu che adesso lo puoi; altrimenti gli faccio la festa, io, a quel corvo maledetto, mediatore del diavolo.

Quando vide il genero uscire ed avviarsi al cimitero, ch’era a metà strada fra il paese e la salina, sentì davvero di odiare il prete: e pensò a chi poteva rivolgersi per difendersi da lui o per convincerlo almeno a non intromettersi oltre nella triste faccenda.

A chi rivolgersi? Ma allo stesso padrone della balia nera, che era pure padrone del paese: al podestà.