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non rasa che gli anneriva le guance, pareva più vecchio di lui, con gli occhi chiari e freddi, quasi del colore delle olive intorno. Fuori della finestra si vedeva, nel tramonto freddo, un paesaggio biancastro e pietroso che sembrava disegnato col gesso su una lavagna: e il mercante doveva ricordarsi di tutto questo come del quadro più tetro ch’egli avesse veduto nella sua vita.
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La sua figura vi campeggiò solo per pochi minuti, ed egli scambiò solo qualche frase col mugnaio malato: poi se ne andò col cuore libero, perchè, dopo aver provato per la prima volta in vita sua una sensazione misteriosa di paura, quasi fosse penetrato in un luogo inumano dove regnavano, invisibili, i mostri peggiori della fatalità, aveva deciso di non impicciarsi oltre negli affari della vedova.
Tre giorni dopo fu arrestato. Il mugnaio era morto, avvelenato davvero, gridando, nel delirio delle sue ultime ore, che il forestiere col quale aveva bevuto su al paese era lo stesso venuto a contrattare un barile d’olio.
Invano il mercante provò il contrario: la giustizia degli uomini, che inconscia lo aveva spinto nella via del delitto, inconscia lo punì per il solo delitto che egli non aveva commesso.