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l’ardore che, più che dalle sue parole, sgorgava dai suoi gesti e dagli occhi terribili: e perchè non si lamentava, non chiedeva aiuto, ma proponeva di vendicarsi da sè. Le domandò, sottovoce, accostando il viso al viso di lei:

— Se io facessi qualche cosa per voi, sareste contenta?

Ella trasalì: lo guardò negli occhi: ed egli ricordò gli occhi del suo primo mandante.

*

Quel giorno stesso fece una prima esplorazione intorno all’oleificio. Era una semplice costruzione nera, coi muri quasi trasudanti olio; dentro si sentiva il rombo della macchina che sgretolava le olive. Un grosso cirro di fumo usciva dalla ciminiera e il rigagnolo nero e grasso dei rifiuti sboccava da un buco accanto alla porta. Tutto era triste intorno ai dirupi brulli, e sulla china sotto l’edificio, sparsa di pietre vulcaniche: si sentiva, quasi, che l’uomo appollaiato lì col suo mestiere non poteva essere un uomo di buoni sentimenti.

Anche i contadini allampanati e neri, coi lunghi baffi spioventi, che scendevano con gli asini carichi di sacchi di olive, avevano una figura grottesca e sinistra: o era il negoziante di ca-