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tempestosi, non lusinghieri, anzi come animati da una luce di odio e di diffidenza.

E la ragione, poichè egli parlava invece bonario e amico, gliela spiegò lei senz’altro.

— Voi rassomigliate straordinariamente ad una persona che io conosco e che forse anche voi conoscete: il mugnaio giù dell’oleificio a vapore. Siete forse parenti?

— Mai visto, mai conosciuto, mai sentito nominare — rispose l’uomo, con pacata ironia. — E voi?

— Io? Pur troppo l’ho conosciuto. Mi ha truffato in mille modi.

— Questo non è lusinghiero per la mia rassomiglianza. E spero che voi non mi sogguardiate così, nel timore che io gli rassomigli anche nei precordi.

— Sì, sì, — ella disse ridendo, rassicurata; — i vostri occhi sono diversi: sono quelli di un galantuomo.

Egli non li abbassò; poichè, di fronte a lei, si sentiva non solo galantuomo, ma anche, almeno per il momento, generoso ed amico.

Allora ella cominciò a raccontare le truffe del mugnaio, che, secondo la legge, non erano neppure truffe, perchè ella gli aveva prestato denari senza interessi nè cambiali, ed egli non pensava a restituirli.

— Anche l’olio delle mie olive egli si è tenuto, l’inverno scorso, con la promessa di far-