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attesa. Tornerà Pippo? O se lo porta via quel signore grigio terribile che ruba i bambini e li sgozza in un prato? Momenti di sollievo e di pazza allegria. Pippo torna col sapone avvolto in un foglio di carta turchina. Dato il sapone alla madre, questo foglio, che ha il colore del cielo invernale, rimane di sua proprietà: ma egli deve difenderlo contro la bramosia dei fratelli, e corre su e giù agitandolo come una bandiera trionfale. Grida, risate, male parole: la felicità dei poveri è fatta di questo.

*

Non sempre le commissioni erano allegre.

— Pippo, va dalla signora Carlotta, e le dici così: la mamma prega di scusarla se ancora non le ha portato la biancheria, perchè ha il piccolo Lello malato con la febbre alta.

Pippo andò, ma questa volta solo. I fratelli rimasero aggruppati, un po’ intontiti e freddolosi, davanti alla finestra della camera attigua a quella della fontana, dove il piccolo Lello giaceva nel grande letto comune: e contro i vetri chiusi schiacciavano il naso rosso moccioso, come fiutando l’odore di morte che saliva dalla tetra dimora.

Ma il ritorno di Pippo, il solo che, del resto, non aveva mai perduto la sua prepotente gioia