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loro del tu. E che spirito critico sulle loro pubblicazioni, sebbene ella non abbia un eccessivo amore per la lettura, anzi, in fatto di giudizi letterarî, la pensi come quell’antico giornalista che, richiesto di leggere un libro e scriverne la recensione, rispose:

— Fare la recensione sì, ma leggerlo no.

Più coscienziosa è riguardo alla pittura: prima di giudicare un disegno lo vuol vedere e, qui bisogna riconoscere la sua competenza, ne riconosce al primo sguardo il valore. La sua cultura, per adesso, si ferma qui: poichè, se fra lei e il lapis esiste una certa simpatia, un abisso di odio si sprofonda fra lei e la penna, come, del resto, con tutti gli strumenti che significano lavoro, pazienza e volontà.

La sua volontà è di fare della ginnastica o andarsene in giro: e non le manca mai di trovare buona compagnia. Per questo, conosce la città, antica e moderna, come un archeologo o un viaggiatore tedesco; competentissima anche in fatto di cinematografie, di spettacoli, di avvenimenti straordinari. Senza essere, per naturale pigrizia, curiosa a fondo delle cose del prossimo, sa, inoltre, vita morte e miracoli di tutte le persone della nostra contrada: basta fare un nome perchè ella ne esponga la storia; e se in questa serpeggia qualche vena di malignità, la colpa non è sua, ma della verità; poichè lei è incapace di sua iniziativa di parlar