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Muraglia. Si scelse un centro di popolazione assolutamente pagana, in un piccolo villaggio presso un affluente del Fiume Giallo.

La regione è abitata solo da contadini, laboriosi, sobri, tranquilli, ma eccessivamente superstiziosi. Dapprima le cose nostre parvero andar bene. Il nostro Superiore era un francese, padre Victor, un uomo alto e forte come un gigante, energico e infervorato fino al punto che di lui si raccontava scherzando questa storiella: una volta, preso dai cannibali e legato al palo per essere arrostito vivo, si accorse che due ragazzetti dei selvaggi litigavano fra di loro e si azzuffavano. Allora egli si rivolse a loro e disse con dolcezza: — Fate da bravi, ragazzi: se farete da bravi, anche per voi ci sarà un bocconcino di quest’arrosto.

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Egli conosceva la lingua del paese, ed al suo primo sermone accorse tutta la popolazione dei dintorni: però più che altro fu per curiosità, ed anzi quei piccoli paesani gialli e sornioni pareva si beffassero della nostra fede.

Tuttavia i più poveri cominciarono a mandare i bambini alla nostra Scuola, perchè si dava loro una minestra e dei vestiti; ed i più abbienti ci tolleravano.