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La cieca bevette; poi raccontò:

— Fin da bambina ho desiderato di servire Dio, non solo con la preghiera ma con l’azione. A venti anni ero già suora e già in viaggio con Missioni. Dapprima si andò nel Canadà; ma là fu quasi una villeggiatura; il paese è bello, il clima mite, la gente buona. Poi ci si internò nell’America del Sud, dove si cominciò a patire, per le malattie e il pericolo dei selvaggi: eppure nulla ci accadde laggiù, mentre le sofferenze grandi ci aspettavano, anni dopo, in un paese che parrebbe civile e quindi favorevole all’opera nostra: voglio dire la Cina.

La Cina ha appena due milioni di cattolici fra 450 milioni di pagani. La Chiesa cattolica tende quindi a intensificare la propaganda; ed i Missionari non solo vi sono tollerati ma possono, al contrario di altri stranieri, risiedere nell’interno, acquistare terreni, fondare scuole.

Eravamo partite in tre, coi padri delle Missioni d’Oriente, ai quali ci proponevamo di essere più serve che altro: in viaggio una delle mie compagne si ammalò: dovette fermarsi a Tien-tsin, e l’altra compagna rimase per assisterla. Io sola dunque proseguii coi padri, verso la Cina settentrionale, fin quasi sotto la Grande