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gna e la muta beffa dell’ospite, pareva gli destasse, come nelle allodole prese di mira dallo specchietto, l’allucinazione di un riverbero. Tornare? Volare? Andarsene lontano per non soffrire oltre la visione di quei due che ben presto si sarebbero consolati insieme? Per stordirsi trillò; ripetendo a sè stesso che la libertà è infinitamente più bella dell’amore; ma al suo canto rispose quello della canarina; ed allora il vecchio, accorgendosi che il fuggitivo stringeva le ali e non saltellava più, si avvicinò silenzioso. Con una mano continuò a fargli vedere la gabbia, con l’altra lo prese.

E quando lo rimise dentro, caldo di sole e di passione, per vendicarsi del patema attraversato, gli soffiò addosso, dicendogli:

— Babbalèo, non vedi che l’altro è cieco?