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le parole, e il mio sangue se n’era imbevuto: quando le ripensavo me le sentivo quasi sotto la pelle, in ramificazioni tenaci che come l’edera mettevano foglie e radici assieme: e quando sentivo che anche lui pensava così di me, e che la vita fisica dell’uno era anche fisicamente la vita dell’altro, mi sembrava di morire, più che per la gioia d’amore, per un senso di mistero che non permette di essere esplorato. È come il pensare al mistero di Dio, che non si può conoscere completamente se non dopo morti; e forse neppure allora, perchè è qui, in vita, in noi, ma così grande e inesplicabile che la ragione si perde solo a volerlo approfondire.
Così, io capisco quelli che si uccidono o diventano pazzi per amore.
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La domenica il tempo si rinfrescò d’improvviso, forse per effetto di qualche temporale lontano. Apro la finestra e mi sento stordita: mi pare di aver fatto un lungo viaggio e di trovarmi in un luogo assolutamente sconosciuto, in un altipiano, o in riva al mare: e del mare gli alberi del ciglione hanno l’ondulare agitato, sospinti qua e là da una forza che sembra loro interna; ogni foglia ha un movimento diverso, un colore diverso, verde e grigio, verde e azzurro,